
Con il termine Phishing deve intendersi, “nel linguaggio di Internet, il tentativo di impadronirsi illegalmente dei dati personali di un utente, e di altre utili informazioni (numeri di conto corrente e di carta di credito, codici di sicurezza per l’accesso a banche dati, ecc.), generalmente al fine di derubarlo; il meccanismo di frode consiste nell’inviare messaggi fasulli di posta elettronica, a nome di istituti di credito, finanziarie, agenzie assicurative, ecc., che invitano l’utente a comunicare i dati e le informazioni in questione” (cit. Treccani).
Sarà capitato a tutte e tutti di ricevere email di banche, Pubblica Amministrazione o altro con account strani o con il contenuto che, a bel leggere, non quello tipico di comunicare di questi grandi Enti. Adesso anche sui social network (es. Facebook, Instagram, ecc) arrivano messaggi in privato con questa finalità.
ATTENZIONE a NON CONDIVIDERE password e/o dati sensibili.
ATTENZIONE a NON SCARICARE allegati o simili.
ATTENZIONE a non cliccare su link proposti da email strane di enti come Agenzia delle Entrate, Aruba, ecc.
La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 7217/2023, della prima sezione civile, ha stabilito un importante principio in materia di phishing e truffe online ai danni dei correntisti: se un cliente di una banca cade vittima di truffe online e fornisce informazioni personali quali il proprio user-ID o la password per accedere al proprio home banking, e la banca ha adottato tutte le misure di sicurezza efficaci per impedire che ciò accada, la responsabilità resta in capo al correntista e non può essere fatta ricadere sull’Istituto di Credito.
C’è un film al cinema in questi giorni, seppur molto movimentato, che ha a tema questo terribile fenomeno. Beekeeper è un film in cui Adam Clay, un ex agente segreto ritiratosi dalla vita operativa, si dedica alla sua passione per l'apicoltura in una piccola fattoria del Massachusetts di proprietà dell'anziana signora Eloise Parker, per la quale lavora come tuttofare aiutandola a mandare avanti l'attività.
Un brutto giorno la signora Parker rimane vittima di una truffa informatica portata avanti da una società di scammer che, con la scusa di risolvere un problema sul suo computer, prosciuga tutti i suoi risparmi spingendola così al suicidio. Di fronte a questa tragedia Adam decide di riprendere il suo vecchio ruolo, scoprendo ben presto che la società responsabile della truffa non è altro che la punta di un iceberg molto più grande che coinvolge le più alte sfere della politica e dell'economia americane.
Qui accanto nelle foto alcuni esempi di phishing, una finta email della Agenzia delle Entrate e una finta comunicazione del noto brand Aruba. Anche sui social, in particolare Facebook, impazzano messaggi in privati di falsi profili che allertano che c’è qualcosa che non va sui nostri profili e chiedono di cliccare su link per risolvere il problema. Da lì scattano virus, truffe e altro di illecito.
Luca Volpe – avvocato