
BASTA TRUFFE CON ASSEGNI POSTDATATI !!!
La Corte di Cassazione ha affermato il principio di cui in massima il pagamento di merci effettuato mediante assegni di conto corrente privi di copertura concorre ad integrare l'elemento materiale del reato, qualora sia accompagnato da un malizioso comportamento dell'agente nonché da fatti e circostanze idonei a determinare nella vittima un
ragionevole affidamento sul regolare pagamento dei titoli; ne consegue che per integrare raggiro idoneo a trarre in inganno il soggetto passivo e a indurre alla conclusione del contratto occorre un "quid pluris" tale da determinare nella vittima un ragionevole affidamento sull'apparente onestà delle intenzioni del soggetto attivo e sul pagamento degli assegni.
A tal riguardo, circa l'assegno postdatato si registra un arresto giurisprudenziale secondo il quale integra il delitto di truffa, perché costituisce elemento di artificio o raggiro, la condotta di consegnare in pagamento, all'esito di una transazione commerciale, un assegno di conto corrente bancario postdatato, contestualmente fornendo al prenditore rassicurazioni circa la disponibilità futura della necessaria provvista finanziaria.
Cass. Pen., Sez. II, 29 luglio 2015, n. 33441